Sugiura Norio Workshop

Ho avuto la possibilità e l’onore di partecipare allo shooting del Maestro Sugiura Norio, un artista di altissimo livello che è arrivato a coniugare l’amore per il kimbaku e l’espressione fotografica. La sua esperienza di oltre mezzo secolo mi ha portato a ripercorrere l’evoluzione del bondage fino ai giorni moderni con una duplice lettura, attraverso le corde e le sue immagini conservate nel tempo in preziosi scatti fotografici. La visione estetica giapponese è ben distante da quella frivola e consumistica occidentale: lo si percepisce subito appena ci si approccia al suo semplice ma efficace metodo di lavoro.

La legatura, la tecnica, la perfezione non sono nulla in confronto al sentimento, all’emozione, all’espressività. Questo è uno dei primi concetti che rendono la percezione delle immagini del Maestro di più ampio respiro, senza una stretta connotazione tecnica legata al bondage ma con una proposta emozionale istantanea. Il lavoro del dosaggio e della disposizione della luce è particolarmente preciso, frutto di un’esperienza che affonda le sue radici nei primi anni settanta e che tocca momenti unici, con la partecipazione ai documentari “Bakushi” (2007) sull’arte giapponese del Bondage, e “Botan no sasayaki”, narrazione, in immagini e documenti, della storia del Maestro di corde Akiro Nakamura negli ultimi cinquant’anni.

Non bisogna seguire le corde e i nodi, occorre intrappolare quell’istante in cui chi è legato ci trasmette tutta la sua inquietudine. Da fotografi sembra una cosa paradossale, ma è proprio l’espressività che dona anima all’immagine e la fa parlare, rende vivo quel momento e regala emozioni a chi la osserva. Essenzialità, nessun contrasto che non sia studiato, pochi oggetti di scena e ben posizionati, sfondi scuri. Nella semplicità del Maestro, la grandezza delle sue opere.

Insieme alla preziosa e inseparabile Miho San, nella sua generosità Sensei Sugiura ha dispensato consigli tecnici rendendoli subito fruibili, corretto gli errori dei più incerti e lasciato spazio alle domande dei curiosi. Forse è stato questo l’insegnamento più grande: l’essere “normale”.

Questa grande risorsa e bagaglio di emozioni non sarebbe stata possibile senza l’organizzazione e la disponibilità dello Yūgen Studio di Tenshiko e Kirigami a Milano a cui sono riconosciuti i meriti della splendida occasione: grazie.


Quando il praticante imbocca la Via, sa quanto è alta la montagna ma non conosce il tempo e la fatica che occorrerà per raggiungerla”.

Dal mio punto, ben distante dalla vetta, voglio ricordare quel momento con questa immagine, scattata durante i lavori, che (spero) rappresenti ciò che il Maestro ha voluto trasmettere.


Foto: Jean Bo Photo

www.jbphoto.it


Model: Bastet_Yurei (IG bastet_yurei)

Rope : Alex Delarge (IG alexdelarge_it_)          

Set Sugiura Norio at Yūgen Studio