Le Corde si allungano

Quando nasce qualcosa o qualcuno, per istinto, siamo pronti a sostenere e aiutare il nuovo germoglio ad adattarsi e a crescere. È nella nostra natura stupirci e gioire di una nuova forma, qualsiasi essa sia, che possa espandersi e adattarsi ma soprattutto crescere, assorbendo parte di noi e di chi ne avrà cura. Ci sarà sempre, di contro, chi ostacolerà questa nuova creatura, proverà a scomporla e sminuirla per cattiveria, prepotenza o invidia.

Così è in tutte le discipline, e lo sarà anche per il Bondage, ormai ben distinto come pratica a se stante con tutte le sue sfaccettature e stili. Le legature giapponesi sono espressione d’arte, oltre al percorso sensoriale che possono proporre, ed è per questo che si sono formate, con il tempo e lo studio, altre piccole derivazioni di un’arte così complessa ed elaborata attraverso nuovi praticanti e discepoli di grandi Maestri.

Come nelle arti marziali, ogni Maestro e la sua scuola hanno un ruolo figurativo e cerimoniale oltre all’aspetto divulgativo delle pratiche. Si differenziano per i modi, gli stili, i particolari, ma i concetti di base e i principi su cui si fondano sono gli stessi. Nel bondage il single column tie può essere eseguito in diversi modi ma l’effetto e il risultato è pressocché identico, così come il Kote gaeshi (leva articolare sul polso) applicato da un akidoka sarà molto più elegante di quello di uno Jutsoka (praticante di Ju jitsu) ma questo non vuol dire che l’efficacia e la correttezza d’applicazione sarà diversa. Anzi è identica. Cambia la forma, quella artistica, o il percorso, che in ogni caso porta alla medesima conclusione, una possibilità che sviluppa nuovi stili oltre a quelli classici.

I Maestri crescono i loro allievi con l’intenzione di tramandare il loro sapere, certi che lo replicheranno nello stesso modo e con la stessa forma. Diventano quindi due le categorie di insegnanti: i discepoli della scuola da cui provengono e i riformisti alternativi. Se i primi si atterranno strettamente alle regole dettate dalla scuola e avranno il benestare del Maestro e di tutti i suoi praticanti, gli altri saranno reietti e osteggiati nel voler esprimere l’arte imparata da una sola unica impronta in altro modo, indipendentemente dal loro sapere.

Quando moriva Van Gogh nasceva De Chirico, entrambi grandi pittori, stessi oli, stesse tele, stessi pennelli, eppure mi immagino il Vecchio Olandese commentare i quadri del successore surrealista. Probabilmente lo avrebbe preso a sassate, o peggio insultato per aver tirato fuori dai colori forme tanto assurde. Anche dalle corde, per la loro fluidità, è possibile scoprire altri percorsi, oppure studiare ciò che già è stato insegnato nelle diverse interpretazioni senza essere “legati” ad uno stile particolare. Tutti i Grandi Maestri hanno imparato da qualcuno, hanno replicato e capito, fino a rendere la conoscenza un’energia propria e a trasformarla, attraverso ciò che sono, in una nuova forma d’arte.

Nasce a Torino un nuovo luogo dove praticare bondage, uno spazio dove ritrovarsi o studiare corde, apprendere attraverso lezioni e soprattutto confrontarsi sulla sicurezza e sulla preparazione delle diverse tecniche di legatura giapponese.

 

Jean Bottega

 

Riferimenti:

LegAmi School - Bondage & Bdsm School (bondagetorino.altervista.org)

FunLab Torino | Facebook

 

Foto by: Jesse Flanagan (Facebook) ©2021

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