Il Pro Master

Il Bdsm è uno scambio di emozioni, di sentimenti, di tensioni e di percezioni, non solo una lista di pratiche e, come possibile immaginare, ognuno “prova” e sperimenta le sensazioni in maniera diversa. Se la ricerca di un partner in un mondo Vanilla è complessa, nell’ambito BDSM lo è ancora di più. Si sommano, infatti, ai propri caratteri e alle personali scelte di vita, i gusti e le espressioni nell’esplorazione sensoriale.

Si cerca quindi di creare rapporti stabili, basati sull’onestà e sulla fiducia (in fondo gli stessi valori di chi non è nell’ambiente BDSM), di trovare qualcun* con cui incastrarsi nelle fantasie e nei desideri più intimi, insomma di potersi esprimere secondo il proprio ruolo. Non è semplice e molto spesso questo non avviene.

Le donne che giungono ad approcciarsi al BDSM sono spinte principalmente da due fattori: la loro personale curiosità oppure l’inserimento in un ambiente kinky da parte di qualcuno che è già praticante. Se per le seconde è facile poter “testare” e apprendere in sicurezza nelle forze difensive del proprio partner, per le prime è totalmente diverso. Si tratta di aprirsi e di sperimentare personalmente le proprie pulsioni, talvolta in maniera estrema, cosa che qualsiasi donna farebbe solo se fosse davvero sicura di essere compresa e protetta. Questo è un argomento valido che porta una donna single a cercare un professionista, evitando qualsiasi tipo di inconveniente che incorrerebbe nel dover scegliere qualcuno a caso (incapacità, poca preparazione psicologica, assenza di materiale didattico, insufficienza nella comunicazione). E non è l’unico.

La figura del Pro Master è disconosciuta da tutti. Eppure ogni praticante sa che esiste, ma (soprattutto per quelli che si considerano “maschi”) non capisce bene che figura sia, forse per invidia o gelosia. Scherzi? Pagare per farsi dominare? Quale donna o uomo lo farebbe? Per lo stesso motivo per cui Pro Domme donne e trans hanno file di clienti. Certo è un sottile parterre che comprende solo alcuni strati sociali, o alcuni personaggi che hanno particolari possibilità economiche. Non meno cari di alcune escort che, al contrario, non hanno alcuna preparazione in merito a ciò che fanno. Il profilo del Pro Master è di un single tra i trenta e i cinquanta che abbia conservato nel tempo una buona prestanza fisica, ha sovente una discreta istruzione (spesso una laurea) e non ha dei grossi problemi economici, ha studiato a fondo l’argomento che tratta, ha seguito corsi e ha avuto formazione. Possiede la sua attrezzatura di cui è particolarmente geloso, ed è affidabile perché corretto, non lascia trasparire sentimenti differenti dal ruolo e questo è un enorme aiuto per chi si addentra nei rapporti D/s. Capire e sostenere le regole non è sempre facile se si ha un legame affettivo. Il Pro Master ha il ruolo di istruttore, di mentore, più che di partner. Il suo compito non si riduce alla pratica o alla sessione, ma conduce anche un’azione psicologica prima e dopo l’incontro al fine di preparare e istruire sulle pratiche e sulle dinamiche.

Altri tipi di donne cercano i Pro Master. Sono quelle che hanno avuto già delle esperienze in passato ma hanno preso un periodo di pausa (figli, lavoro, separazioni) dai giochi BDSM e, a volte, la voglia di provare quelle sensazioni uniche ritorna come un elastico esteso lasciato libero verso il cervello. Troppo complesso trovare un partner, valutare, provare, scartare, bere caffè ecc. La scelta è semplice: vado da chi già sa cosa voglio provare (e come). Ovviamente i puristi del BDSM dissentiranno e reputeranno una sessione di questo tipo puramente fittizia. Nella stessa maniera di come potrebbe esserlo una con una Pro Domme. In ogni caso è più sicuro: Niente contatti ulteriori, nessuno strascico emotivo, nessuna chat/messaggio/post, nessuna acredine se, tolta la voglia, non si vuole più giocare, nessun senso di colpa, libertà assoluta di comporre la sessione secondo i propri desideri, possibilità di provare nuovi giochi, tutela della privacy e della propria vita sociale, abbandonare il partner di gioco in qualunque momento senza dare troppe spiegazioni.

Il Pro Master è contattato sovente da coppie in cui ci sia la voglia di attuare una scena cuck, in cui l’azione attiva si svolga su dinamiche D/s, dove la protagonista può contrattare dettagliatamente limiti e pratiche e il suo lui può controllare e godere della scena in piena sicurezza. Così come è utile nello sviluppo delle pratiche in una coppia D/s già formata, in cui la presenza di un Pro Master può apportare consigli e insegnamenti al dominante della coppia. Una sorta di insegnamento e di approfondimento specifico. I Pro Master, come le Pro Domme sono professionisti e come tali devono agire. Anche in questo caso, come in tutte le professioni, c’è chi è più e chi è meno professionale ma spesso i millantatori hanno vita breve. I Pro Master e le Pro Domme non hanno una casella fiscale in cui rientra la loro professione (e forse neanche la vogliono) quindi non pagano le tasse e non possono lasciare una ricevuta.  Il ruolo di Pro master, in passato, era conosciuto principalmente nell’ambiente gay, dove la “dominazione” non era null’altro che del Rough Sex con qualche accessorio di pelle e, nella stessa misura delle Pro Domme, dispensavano sessioni dietro un pagamento di denaro. Oggi la richiesta degli interessati è notevolmente più ampia e approfondita nelle pratiche.

Immorale? Illecito? Non conforme? I giudizi possono essere tanti, senza conoscere quali siano le dinamiche che regolano la richiesta e l’offerta di queste prestazioni. Giudicare chi propone questi servizi senza fare altrettanto con chi li cerca sembra un atto di pura ipocrisia. L’unico punto obiettivo è quello di poter valutare la vera “professionalità”, quelle capacità che hanno un valore e un’etica, indipendentemente dal lavoro svolto, saperlo riconoscere e scontornare da tutte quelle finte proposte che, purtroppo, utilizzano il BDSM solo come specchietto per allodole. Di finti Master, e di Mistress che provano a “fare” le Pro Domme, è piena la rete e pullulano gli annunci, esattamente come di finti dentisti (che sono poi odontotecnici), commercialisti impreparati, meccanici improvvisati, insegnanti, idraulici, eccetera. Ci sarà sempre, in una categoria di professionisti, qualcuno che “lavora” male ma questo non esclude che ci siano persone che sono all’altezza di svolgere il lavoro che hanno scelto di fare, che lo facciano con dedizione e con rispetto e che siano professionalmente preparate rispetto a ciò che chiedono in cambio.

 

Jean Bottega

 

Foto: SirDave UK ©2021

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